Il mio momento non è ancora venuto
(7, 1 - 10)
Gesù non è capito neppure dai familiari. Secondo loro deve manifestarsi apertamente: non deve stare nascosto, ma fare uso del suo potere spettacolare! C’è un modo di vedere Dio che è molto umano, anzi diabolico. Dio, essendo amore, è umile e povero: dà tutto, anche se stesso, senza tenere nulla. Per questo si mostra nel nascondimento e si svelerà sulla croce.
7,1 E dopo queste cose Gesù girava per la Galilea;
non voleva infatti girare per la Giudea,
perché i giudei cercavano di ucciderlo.
2 Era vicina la festa dei giudei,
quella delle Capanne.
3 Allora gli dissero i suoi fratelli:
Trasferisciti di qui
e va’ in Giudea,
affinché anche i tuoi discepoli
possano vedere le tue opere che fai.
4 Nessuno infatti agisce di nascosto,
ma cerca di essere noto.
se fai queste cose,
manifesta te stesso al mondo!
5 Infatti neppure i suoi fratelli
credevano in lui.
6 Allora dice loro Gesù:
Il mio momento
non è ancora venuto;
ma il vostro momento è sempre pronto.
7 Il mondo non può odiare voi;
odia invece me,
perché io testimonio di lui
che le sue opere sono malvagie.
8 Salite voi alla festa;
io non salgo a questa festa,
perché il mio momento
non è ancora compiuto.
9 Ora, dette loro queste cose,
egli dimorò in Galilea.
10 Quando però i suoi fratelli salirono alla festa,
allora salì anche lui,
non manifestamente,
ma [come] di nascosto.