Gesù usa il linguaggio della gente: parla di pesca coi pescatori, di seme coi contadini, di pecore coi pastori, di lievito con le casalinghe, e, con tutti, di uomo e donna, figli e genitori, fratelli e sorelle. L’obbedienza alla sua parola rende feconda la pesca dei discepoli. Gesù chiama Pietro, che si sente peccatore, a seguirlo. Potrà comunicare agli altri la sua esperienza: li pescherà dall’acqua perché vivano, come lui è stato pescato dalla sua sterilità e peccato per una vita nuova.
- Perché le nostre fatiche non producono nulla? Come reagiscono i discepoli alla pesca prodigiosa?
- Qual è il dialogo tra Gesù e Pietro? Qual è la risposta alla proposta di Gesù?
5, 1 Ora avvenne:
mentre la folla si riversava su di lui
e ascoltava la parola di Dio,
egli stava lungo il lago di Genesaret.
2 E vide due barche che stavano lungo il lago.
Ora i pescatori, andati fuori da esse,
lavavano le reti.
3 Ora, andato dentro una delle barche
che era di Simone,
domandò a lui
di condurre fuori da terra un po’.
Ora, sedutosi,
dalla barca insegnava alle folle.
4 Ora, quando cessò di parlare,
disse a Simone:
Conduci fuori nel profondo
e calate le vostre reti per la cattura!
5 E rispondendo Simone disse:
Maestro,
faticammo tutta la notte
e non prendemmo nulla.
Ma sulla tua parola
calerò le reti!
6 E, fatto questo, chiusero dentro
una moltitudine grande di pesci.
Ora si strappavano le loro reti.
7 Ed accennarono
ai soci dell’altra barca di venire
a concepire con loro.
E vennero e riempirono entrambe le barche
fino a sommergerle.
8 Ora, visto, Simon Pietro
cadde alle ginocchia di Gesù
dicendo:
Esci via da me,
poiché sono uomo peccatore,
Signore!
9 Stupore infatti prese lui
e tutti quelli con lui
per la cattura dei pesci
che avevano concepito.
10 Ora ugualmente anche Giacomo e Giovanni,
figli di Zebedeo,
che erano compagni di Simone.
E disse a Simone Gesù:
Non temere!
Da ora uomini pescherai
per la vita!
11 E, ricondotte le barche sulla terra,
lasciate tutte le cose,
seguirono lui.