Non sono venuto per chiamare i giusti, ma per i peccatori a conversione.
(5, 27 - 32)



Il peccatore è chiamato a seguire Gesù e accoglierlo nella sua casa.
Il giusto, invece, è sempre nel pericolo di seguire solo se stesso, facendo
del suo io il proprio dio.

5,27 E, dopo queste cose, uscì e osservò un esattore di nome Levi, seduto all’esattoria; e disse a lui: Segui me! 28 E, lasciate indietro tutte le cose, levatosi, seguiva lui. 29 E fece un’accoglienza grande Levi a lui nella sua casa; e c’era molta folla di esattori e di altri che erano sdraiati con loro. 30 E borbottavano i farisei e i loro scribi, dicendo ai suoi discepoli: Perché mai con gli esattori e peccatori mangiate e bevete? 31 E rispondendo Gesù disse loro: Non i sani hanno bisogno di medico, ma quanti stanno male. 32 Non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori a conversione.
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