Noi sempre, e senza mai riuscirci, vogliamo salvare noi stessi dalla morte. Per questo diventiamo egoisti e ci perdiamo. Il re, secondo noi, è l’uomo libero e potente: è come un dio in terra, che sempre salva se stesso. Il Crocifisso invece ci presenta un Dio e un re che si perde per noi. Per questo ci salva: ci salva da una falsa idea di Dio, di uomo e di salvezza. Dio è uno che si perde per amore, uomo libero è chi sa amare e dare la vita, salvezza non è non morire, ma vivere la stessa morte come comunione d’amore.
- Perché Gesù è il Figlio di Dio e il Cristo re proprio sulla croce?
- Cosa intende il secondo malfattore quando parla al suo compagno di un Dio che è lì sulla croce? Che Dio è e che re è questo, che, senza paura, si fa vicino a ogni malfattore e maledetto, con un amore più forte della morte?
23,33 E quando giunsero sul luogo
chiamato Cranio,
là crocifissero
lui e i malfattori,
l’uno a destra e l’altro a sinistra.
34 [Ora Gesù diceva:
Padre,
rimetti loro,
perché non sanno cosa fanno.]
Ora, dividendosi le sue vesti,
gettarono le sorti.
35 E stava il popolo a contemplarlo.
Ora storcevano il naso anche i capi
dicendo:
Altri salvò!
Salvi se stesso,
se costui è il Cristo di Dio,
l’eletto!
36 Ora lo schernivano
anche i soldati
accostandosi, offrendogli aceto
37 e dicendo:
Se tu sei il re dei giudei,
salva te stesso!
38 Ora c’era anche un’iscrizione su di lui:
Il re dei giudei
costui.
39 Ora uno dei malfattori appesi
lo bestemmiava dicendo:
Non sei tu forse il Cristo?
Salva te stesso,
e noi!
40 Ma quell’altro, rispondendo,
sgridandolo dichiarò:
Tu non temi neppure Dio,
che sei nella stessa condanna?
41 E noi giustamente,
poiché riceviamo il contraccambio
per quanto facemmo.
Ma costui
non fece nulla fuori luogo.
42 E diceva:
Gesù,
ricordati di me
quando giungerai nel tuo regno!
43 E gli disse:
Amen ti dico:
oggi
sarai con me
nel paradiso!
44 Ed era già circa l’ora sesta
e fu tenebra
su tutta la terra
fino all’ora nona,
45 essendo mancato il sole.
Ora si squarciò
il velo del santuario
nel mezzo.
46 E, avendo gridato a gran voce,
Gesù disse:
Padre,
nelle tue mani
affido il mio spirito.
Ora, detto questo, spirò.
47 Ora, visto l’avvenimento,
il centurione glorificava Dio dicendo:
Davvero quest’uomo
era giusto!
48 E tutte le folle presenti insieme
a questa visione,
contemplati gli avvenimenti,
colpendosi il petto
ritornavano.