Attingete adesso!
(2, 1 - 12)
Il primo segno di Gesù – anzi il “principio” dei suoi segni – sorprende e spiazza ogni persona religiosa. L’acqua che diventa vino  dice il senso stesso del vangelo: Dio non dimora nel tempio o nella legge, ma nella gioia dell’amore. Adesso possiamo attingere con pienezza alle fonti della vita:  possiamo amare il Signore, perché lui è lo Sposo che ci ama di un amore più forte della morte. La madre di Gesù appare solo qui e ai piedi della croce, dove si consumano le nozze tra Dio e l'umanità.
 

2,1 E il terzo giorno ci fu uno sposalizio in Cana di Galilea ed era lì la madre di Gesù. 2 Fu chiamato anche Gesù e i suoi discepoli allo sposalizio. 3 E, venuto a mancare il vino, dice la madre di Gesù a lui: Non hanno vino. 4 E le dice Gesù: Che a me e a te, donna? Non è forse ancora giunta la mia ora? 5 E sua madre dice ai servi: Ciò che vi dirà, fatelo. 6 Erano lì sei idrie di pietra poste per le purificazioni dei giudei, della capacità di circa due o tre misure. 7 Dice loro Gesù: Riempite le idrie d’acqua. E le riempirono fino al colmo. 8 E dice loro: Attingete, adesso, e portate al maestro di tavola. E quelli portarono.

9 Quando il maestro di tavola gustò l’acqua diventata vino – e non sapeva da dove fosse, ma i servi lo sapevano, quelli che avevano attinto l’acqua –, il maestro di tavola chiama lo sposo 10 e gli dice: Ogni uomo serve prima il vino bello e quando sono bevuti il più scadente. Tu invece hai custodito il vino bello fino a questo momento! 11 Questo principio dei segni fece Gesù in Cana di Galilea e manifestò la sua gloria e credettero in lui i suoi discepoli. 12 Dopo questo discese a Cafarnao, lui e sua madre e i [suoi] fratelli e i suoi discepoli, e lì dimorarono non molti giorni.
 
Torna alla pagina dei Vangeli
Torna agli indici delle Lectio