Unse i piedi di Gesù
(11, 55 - 12, 11)
Il profumo, che di sua natura si dona a tutti e tutto rende bello e gradevole, è segno del Dio-amore. Gesù è lo Sposo, il cui nome è “profumo effuso” (Ct 1,3).Tra sei giorni il vaso del suo corpo sarà spezzato e ne uscirà il profumo di Dio, che si espanderà per il mondo intero. Maria, come primizia, è il frutto del vangelo: rappresenta ogni uomo, chiamato a rispondere all’amore con l’amore. E così diventa come Dio, diffondendo ovunque il suo profumo.
11,55 Era vicina la Pasqua dei giudei
e salirono molti dalla regione a Gerusalemme,
prima della Pasqua,
per santificarsi.
56 Cercavano dunque Gesù
e dicevano l’un l’altro stando nel tempio:
Che vi pare?
Non verrà per la festa?
57 Ora i capi dei sacerdoti e i farisei
avevano dato ordini
che, se uno sapesse
dov’era,
avvisasse,
per catturarlo.
12, 1 Allora Gesù, sei giorni prima della Pasqua,
venne a Betania, dove stava Lazzaro,
[il morto] che Gesù aveva risuscitato dai morti.
2 Là gli fecero dunque un banchetto
e Marta serviva
e Lazzaro era uno di quelli
che giacevano (a mensa) con lui.
3 Allora Maria, presa una libbra di unguento
di nardo genuino, molto pregevole,
unse i piedi di Gesù
e asciugò con i propri capelli i suoi piedi.
Ora la casa si riempì
del profumo dell’unguento.
4 Ora dice Giuda l’Iscariota,
uno dei suoi discepoli,
quello che stava per consegnarlo:
5 Perché questo unguento
non si è venduto per trecento denari
e si è dato ai poveri?
6 Ora disse questo non perché gli importava dei poveri,
ma perché era ladro
e, avendo la borsa,
portava (via) le cose messe (dentro).
7 Allora Gesù disse:
Lasciala,
che lo custodisca
per il giorno della mia sepoltura.
8 I poveri infatti (li) avete sempre con voi,
me invece non avete sempre.
9 Allora seppe molta folla dei giudei
che era lì
e vennero non solo per Gesù,
ma anche per vedere Lazzaro,
che destò dai morti.
10 Ora deliberarono i capi dei sacerdoti
di uccidere anche Lazzaro,
11 perché per causa sua molti dei giudei
se ne andavano e credevano in Gesù.