Gioisci, Re dei Giudei
(18, 28 - 32)
Il processo davanti a Pilato è in realtà il processo contro ogni potere che opprime l’uomo. Gesù è il vero re, che dà la vita. Pilato rappresenta il re da burla – tragica burla! – che sa dare solo morte al giusto, anche se non vuole. Gesù è il re che testimonia la verità di Dio e dell’uomo, sua immagine. In sette brevi scene, con al centro il Re coronato di spine, abbiamo la più bella sintesi di teologia politica. Scritta non su carta e con inchiostro, ma con sangue e sulla carne del Figlio dell’uomo. La troviamo ancora scritta nella carne di tutti i poveri Cristi, suoi fratelli.
18,28 Allora conducono Gesù,
da Caifa al pretorio.
Era mattina.
Ed essi non entrarono nel pretorio
per non contaminarsi
ma poter mangiare la Pasqua.
29 Allora Pilato uscì fuori verso di loro
e dice:
Che accusa portate
[contro] quest’uomo?
30 Risposero e gli dissero:
Se costui non fosse
uno che fa male
non te l’avremmo consegnato.
31 Allora disse loro Pilato:
Prendetelo voi
e giudicatelo secondo la vostra legge.
Gli dissero i giudei:
A noi non è lecito
uccidere nessuno.
32 Affinché si compisse la parola di Gesù,
che disse di quale morte
stava per morire.