Giovanni è il suo nome.

(1, 57 - 66)


Anche chi non ha creduto in ciò che pure desidera, vede il compimento della promessa di Dio.
Allora riprende il dono della parola, che aveva perso per la sua incredulità.

1,57 Ora per Elisabetta si compì il tempo di partorire e generò un figlio. 58 E udirono i vicini e i suoi parenti che il Signore aveva fatto grande la sua misericordia con lei e gioivano con lei. 59 E avvenne nel giorno ottavo: vennero per circoncidere il bambino e lo volevano chiamare col nome di suo padre, Zaccaria. 60 E rispondendo sua madre disse: No, ma sarà chiamato Giovanni! 61 E dissero a lei: Non c’è alcuno della tua parentela che si chiami con un nome così!

62 Ora chiedevano con cenni a suo padre come avrebbe voluto che fosse chiamato. 63 E, chiesta una tavoletta, scrisse dicendo: Giovanni è il suo nome! E si stupirono tutti. 64 Ora all’improvviso si aprì la sua bocca e la sua lingua e parlava benedicendo Dio. 65 E ci fu timore su tutti i loro vicini; e in tutta la montagna della Giudea si discorreva di tutte queste parole 66 e quanti udivano [le] posero nel loro cuore dicendo: Che mai sarà questo bambino? E infatti la mano del Signore era con lui.
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