Grandifica l'anima mia Signore.

(1, 46 - 56)

Maria, subito dopo aver detto “sì” a Dio, si mette al servizio al prossimo. L’incontro tra le due cugine, che portano in grembo l’ultimo dei profeti e il Figlio di Dio, rappresenta l’incontro tra Antico e Nuovo Testamento.
Maria è madre di Dio perché ha creduto alla sua parola e accettato la sua proposta.
La sua beatitudine vale per ciascuno di noi che fa come lei.

1,46 E disse Maria: Grandifica l’anima mia il Signore, 47 ed esultò il mio spirito in Dio, mio salvatore, 48 perché guardò giù alla bassezza della sua serva. Ecco infatti: da ora mi diranno beata tutte le generazioni, 49 perché fece a me grandi cose il Potente e santo il suo nome; 50 e la sua misericordia di generazione in generazione per quanti lo temono.

51 Fece potenza col suo braccio: disperse gli orgogliosi nel pensiero del loro cuore, 52 abbatté possenti dai troni e innalzò tapini, 53 affamati riempì di beni e arricchiti mandò via vuoti, 54 si prese Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, 55 come parlò ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre. 56 Ora dimorò Maria con lei circa tre mesi e ritornò alla sua casa.
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