Gesù ci propone di diventare ciò che siamo: figli di Dio, nostro Padre. La sua qualità fondamentale è quella di essere misericordioso (= uterino) come la madre, che sempre accoglie i suoi figli. Leggo con cura ogni parola: è l’autobiografia di Gesù: dice ciò che lui fa per me, perché anch’io possa farlo con gli altri. I vv. 27-35 parlano dell’amore per i nemici.
- Perché chi non ama i nemici non è figlio dell’Altissimo?
- Come si vive in una famiglia o comunità dove si giudica e condanna, non si perdona e non si dà nulla?
6,27 Ma a voi dico, che ascoltate:
amate
i vostri nemici,
fate del bene
a quelli che vi odiano,
28 dite bene
di quelli che vi maledicono,
pregate
per quelli che vi calunniano.
29 A chi ti colpisce sulla guancia,
porgi anche l’altra;
a chi ti prende il mantello,
anche la tunica non negare;
30 a chiunque ti chiede,
da’;
e a colui che prende le tue cose,
tu non richiedere.
31 E come volete
che facciano a voi gli uomini,
fate loro similmente.
32 E se amate quanti vi amano,
qual è la vostra grazia?
Perfino i peccatori
amano quelli che li amano!
33 E se fate del bene
a quanti fanno del bene a voi,
qual è la vostra grazia?
Anche i peccatori fanno lo stesso!
34 E se prestate
a quanti da cui sperate prendere,
qual è la vostra grazia?
Anche peccatori a peccatori prestano
per ricevere altrettanto!
35 Invece:
amate i vostri nemici
e fate del bene
e prestate nulla sperando indietro;
e sarà molta la vostra ricompensa
e sarete figli dell’Altissimo,
perché egli è benevolo usabile
verso gli ingrati sgraziati e i cattivi.