Ogni albero dal proprio frutto conosciuto.
(6, 43 - 49)

La bontà o meno del frutto è il criterio per discernere della bontà o meno dell’albero. La nostra cattiveria verso gli altri è la mancanza di misericordia: è il germoglio marcio del nostro albero cattivo. Il problema serio del discepolo è riconoscersi come pianta cattiva dai frutti marci.

6, 43 Infatti non c’è albero bello che faccia frutto cattivo, né albero cattivo che faccia frutto bello. 44 Poiché ogni albero dal proprio frutto è conosciuto. Non dalle spine raccolgono fichi, né dal rovo vendemmiano uva! 45 L’uomo buono dal buon tesoro del cuore porta fuori ciò che è buono; e il cattivo dal cattivo porta fuori ciò che è cattivo. Dalla sovrabbondanza del cuore parla la sua bocca! 46 Ora perché mi chiamate: Signore! Signore! e non fate quanto dico?

47 Chiunque viene verso me e ascolta le mie parole e le fa, vi mostrerò a chi è simile. 48 È simile a un uomo che, costruendo una casa, scavò e approfondì e pose fondamenta sulla roccia. Ora, giunta una piena, irruppe il fiume contro quella casa; e non ebbe forza di scuoterla perché fu ben costruita. 49 Chiunque invece ha ascoltato e non ha fatto, è simile a un uomo che costruì una casa sopra la terra senza fondamenta, contro cui irruppe il fiume e subito crollò e la rovina di quella casa fu grande.
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