Nel primo quadro si mostra Gesù che va a Gerusalemme per dare la vita per tutti. Giacomo e Giovanni vogliono distruggere chi non lo accoglie. Amano Gesù, ma non lo conoscono: per questo fanno il contrario di lui. Negli altri tre quadri si vede che, chi lo conosce, non lo ama abbastanza per seguirlo. Dobbiamo chiedere a lui di conoscerlo e amarlo, più dei nostri beni, delle altre persone e della nostra volontà, per seguirlo.
- Perché possiamo amare Gesù e non conoscerlo, indossare la sua maglia e fare autogol?
- Se conosco Gesù, gli chiedo di essere libero dal possedere cose, persone e me stesso, per seguire lui e il suo cammino di vita?
9,51 Ora avvenne:
mentre stavano per compiersi
i giorni della sua assunzione,
allora egli indurì
il volto
per camminare
verso Gerusalemme.
52 E inviò messaggeri/angeli
davanti al suo volto.
E, avendo camminato,
entrarono in un villaggio di samaritani
a preparare per lui.
53 E non lo accolsero,
perché il suo volto
era in cammino
verso Gerusalemme.
54 Ora, avendo visto,
i discepoli Giacomo e Giovanni
dissero:
Signore,
vuoi che diciamo
che un fuoco scenda dal cielo
e li distrugga?
55 Ora, voltatosi, li sgridò:
[Non sapete di che spirito siete:
il Figlio dell’uomo non venne
a perdere le vite degli uomini,
ma a salvarle].
56 E camminarono verso un altro villaggio.
57 E, camminando essi nella via,
un tale gli disse:
Seguirò te,
ovunque ti allontani!
58 E gli disse Gesù:
Le volpi hanno tane
e gli uccelli del cielo nidi;
ma il Figlio dell’uomo
non ha dove posare il capo!
59 Ora disse a un altro:
Segui me!
60 Ora quegli disse:
[Signore,]
permetti a me
che prima mi allontani
per seppellire mio padre.
60 Ora gli disse:
Lascia i morti
seppellire i loro morti.
Tu, invece, allontanati
e annuncia intorno
il regno di Dio!
61 Ora disse un altro:
Seguirò te, Signore;
prima però permetti a me
di congedarmi da quelli di casa mia.
62 Ora [gli] disse Gesù:
Nessuno, che ha gettato
la mano sull’aratro
e guarda ciò che è dietro,
è ben messo
per il regno di Dio.