Ecco: io vi invio.
(10, 3 - 16)



L'unica e identica missione del Figlio continua in quella dei Dodici a Israele e dei Settantadue a tutti i popoli: per tutti la salvezza è accogliere la Parola che ci fa figli e fratelli.

10, 3 Andate! Ecco: io vi invio come agnelli in mezzo a lupi. 4 Non portate borsa, né bisaccia, né sandali e nessuno salutate lungo la via. 5 Ora, in qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa! 6 E se là c’è un figlio di pace, riposerà su di lui la vostra pace; se invece no, su di voi ritornerà. 7 Nella stessa casa dimorate, mangiando e bevendo ciò che [c’è] da loro: l’operaio infatti è degno della propria ricompensa. Non trasferitevi di casa in casa. 8 E in qualunque città entriate e vi accolgano, 9 mangiate ciò che vi sarà posto davanti, curate gli infermi in essa e dite loro: È giunto su di voi il regno di Dio! 10 E in qualunque città entriate e non vi accolgano, uscite nelle sue piazze e dite:

11 Anche la polvere, che dalla vostra città si è attaccata ai nostri piedi, noi ve [la] scuotiamo! Tuttavia sappiate questo: è giunto il regno di Dio! 12 Vi dico che per Sodoma in quel giorno sarà più sopportabile che per quella città. 13 Ahimè per te, Corazin! Ahimè per te, Betsaida! Perché se a Tiro e Sidone fossero avvenuti i prodigi avvenuti fra voi, da tempo, seduti in sacco e cenere, si sarebbero convertiti. 14 Tuttavia per Tiro e Sidone sarà più sopportabile nel giudizio che per voi! 15 E tu, Cafarnao, forse che fino al cielo sarai innalzata? Fino all’Ade scenderai! 16 Chi ascolta voi ascolta me e chi disprezza voi disprezza me; ora chi disprezza me disprezza chi mi inviò.
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