Guardatevi dal lievito dei farisei.
(12, 1 - 12)

Al lievito dei farisei si contrappone quello del Regno: l'uno mette al centro il proprio io, l'altro Dio; l'uno è un fermento di ansie e paure mortali, l'altro di fiducia e abbandono filiale.

12, 1 Intanto, accalcatesi miriadi della folla sì che si calpestavano a vicenda, cominciò a dire ai suoi discepoli innanzitutto: Guardatevi dal lievito dei farisei, che è ipocrisia. 2 Ora nulla è velato che non sarà svelato, o nascosto che non sarà conosciuto. 3 Pertanto tutte le cose che avrete detto nell’oscurità, saranno ascoltate nella luce; e ciò che avrete raccontato nella cantina, sarà proclamato sui tetti. 4 Ora dico a voi, amici miei: nulla temete da coloro che uccidono il corpo e dopo di questo non hanno più nulla da fare. 5 Ora vi mostrerò chi temere: temete chi, dopo aver ucciso, ha potere di gettare nella Geenna. Sì, vi dico: questi temete! 6 Forse cinque passeri non si vendono per due soldi? Tuttavia nemmeno uno di loro è dimenticato al cospetto di Dio.

7 Ma anche i capelli del vostro capo sono tutti contati! Non temete: valete più di molti passeri! 8 Ora vi dico: chiunque avrà confessato me davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo confesserà lui davanti agli angeli di Dio. 9 Ora chi avrà rinnegato me di fronte agli uomini, sarà rinnegato di fronte agli angeli di Dio. 10 E a chiunque dirà una parola contro il Figlio dell’uomo, gli sarà rimesso. Ma a chi avrà bestemmiato contro il santo Spirito non sarà rimesso. 11 Ora, quando vi tradurranno davanti alle sinagoghe e ai capi e ai poteri, non preoccupatevi come o cosa rispondere o cosa dire. 12 Il santo Spirito infatti vi insegnerà in quella stessa ora quanto bisogna dire.
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