Dio é Padre: oltre la vita e i mezzi per vivere, dona ai figli se stesso. Chi non lo riconosce, perde la propria identità e la cerca non in ciò che è, ma in ciò che ha.
I beni che accumula diventano un male: non sono più mezzi, ma fine della sua vita. Sono idoli ai quali sacrifica sé e gli altri: invece di creare comunione con il Padre
e con i fratelli, dividono da lui e dagli altri. Chi accumula beni, vive male lui e vivono male i suoi figli: lascia loro in eredità di litigare … per l’eredità.
- Il problema dei due fratelli non è “il” problema mondiale: come dividere tra noi i beni della terra invece di dividerci e litigare tra noi per i doni del Padre?
- Perché l’unica cosa di cui il Signore si meraviglia è la nostra fede e la nostra incredulità? In cosa consiste la stoltezza del ricco proprietario?... E la nostra?
10,13 Ora gli disse un tale dalla folla:
Maestro, di’ a mio fratello
di dividere con me l’eredità.
14 Ma egli disse:
Uomo,
chi mi costituì
giudice o divisore su di voi?
15 Ora disse a loro:
Guardate di custodirvi
da ogni avere di più,
perché, anche se uno è nell’abbondanza,
la sua vita non è
dalle cose che ha.
16 Ora disse una parabola
dicendo loro:
A un uomo ricco fruttò bene la terra;
17 e ragionava tra sé dicendo:
Che farò,
poiché non ho dove raccogliere
i miei frutti?
18 E disse:
Questo farò:
abbatterò i miei granai
e più grandi costruirò;
e raccoglierò lì tutto,
il grano e i beni miei.
E dirò alla mia vita:
19 Vita, hai molti beni
in deposito per molti anni:
riposa,
mangia,
bevi,
godi!
20 Ora gli disse Dio:
Stolto,
in questa notte richiederanno
a te la tua vita.
Ora quanto preparasti
di chi sarà?
21 Così chi tesorizza per sé
e non arricchisce verso Dio!