Il male, che è nella storia e nella natura, è un appello a convertirci: siamo figli,
chiamati a diventare fratelli, sapendo che non siamo padroni né della vita altrui né della nostra. Durante i “tre anni” del suo ministero il Signore
ha faticato perché noi portassimo il frutto dell’amore per lui e tra di noi.
Non trovandolo, invece di distruggerci, aspetta e fatica sempre ancora un anno,
fino ad oggi, nell’attesa che ci convertiamo.
- I galilei ribelli e i romani oppressori avevano la stessa logica di violenza. In questo modo si vince o si moltiplica il male? Vince il più debole o il più forte?
- Presto o tardi, in un modo o nell’altro, tutti periamo: se uno desidera solo
la vita terrena, come vive e come muore?
13, 1 Ora, in quello stesso momento,
erano presenti alcuni
che gli riferirono circa quei galilei
il cui sangue Pilato
mescolò con i loro sacrifici.
2 E rispondendo disse loro:
Vi pare che quei galilei
fossero più peccatori
di tutti i galilei
perché hanno patito questo?
3 Proprio no, vi dico!
Ma se non vi convertite,
tutti così perirete!
4 O quei diciotto
sui quali cadde la torre di Siloe
e li uccise,
vi pare che questi
fossero più debitori
di tutti gli uomini
abitanti in Gerusalemme?
5 Proprio no, vi dico!
Ma se non vi convertite,
tutti così perirete!