Gli ultimi saranno primi
e i primi ultimi.
(13, 22 - 30)

La salvezza è ciò che ogni uomo si sforza di raggiungere. Se è religioso, cerca di essere più bravo di tutti gli altri per meritarla. Se non è religioso si dà da fare per essere più ricco e potente di tutti. Ma la porta della salvezza è “stretta”.
E’ l’amore gratuito del Padre per i suoi figli, che non si può conquistare con meriti né pagare con soldi: non sarebbe né amore né gratuito. Può solo essere accolto da chi ne sente il bisogno.

13,22 E camminava per città e villaggi, insegnando e facendo cammino verso Gerusalemme. 23 Ora un tale gli disse: Signore, sono pochi che vengono salvati? 24 Ed egli disse loro: Lottate per entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrare e non avranno forza. 25 Da quando sarà destato il padrone di casa e avrà chiusa la porta e voi avrete iniziato a stare fuori e a percuotere la porta dicendo: Signore, aprici! e allora rispondendo vi dirà: Non so voi da dove siete!

26 allora inizierete a dire: Mangiammo al tuo cospetto e bevemmo e nelle nostre piazze insegnasti. 27 Ed egli parlerà dicendovi: Non so [voi] da dove siete! Mettetevi lontano da me, voi tutti, operatori d’ingiustizia! 28 Là sarà il pianto e lo stridore di denti, quando vedrete Abramo e Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi gettati fuori. 29 E verranno da oriente e da occidente e da settentrione e da mezzogiorno e si sdraieranno [a mensa] nel regno di Dio. 30 Ed ecco: ci sono ultimi che saranno primi e ci sono primi che saranno ultimi.
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