La salvezza è ciò che ogni uomo si sforza di raggiungere. Se è religioso, cerca di essere più bravo di tutti gli altri per meritarla. Se non è religioso si dà da fare per essere più ricco e potente di tutti. Ma la porta della salvezza è “stretta”.
E’ l’amore gratuito del Padre per i suoi figli, che non si può conquistare con meriti né pagare con soldi: non sarebbe né amore né gratuito. Può solo essere accolto da chi ne sente il bisogno.
- Perché quelli che si vantano di meriti e diritti restano fuori dal banchetto della salvezza?
- Perché entrano tutti quelli che non vantano nessun merito e diritto? Che dire della presunzione di tanti cristiani, che hanno la salvezza in tasca?
13,22 E camminava
per città e villaggi,
insegnando
e facendo cammino
verso Gerusalemme.
23 Ora un tale gli disse:
Signore,
sono pochi
che vengono salvati?
24 Ed egli disse loro:
Lottate per entrare
per la porta stretta,
perché molti, vi dico,
cercheranno di entrare
e non avranno forza.
25 Da quando sarà destato
il padrone di casa
e avrà chiusa la porta
e voi avrete iniziato a stare fuori
e a percuotere la porta dicendo:
Signore, aprici!
e allora rispondendo vi dirà:
Non so voi da dove siete!
26 allora inizierete a dire:
Mangiammo al tuo cospetto
e bevemmo
e nelle nostre piazze insegnasti.
27 Ed egli parlerà dicendovi:
Non so [voi] da dove siete!
Mettetevi lontano da me,
voi tutti, operatori d’ingiustizia!
28 Là sarà il pianto
e lo stridore di denti,
quando vedrete
Abramo e Isacco e Giacobbe
e tutti i profeti
nel regno di Dio
e voi gettati fuori.
29 E verranno da oriente e da occidente
e da settentrione e da mezzogiorno
e si sdraieranno [a mensa]
nel regno di Dio.
30 Ed ecco:
ci sono ultimi
che saranno primi
e ci sono primi
che saranno ultimi.