Scandalo” è una pietra sul cammino, che fa inciampare e cadere. Lo scandalo non è solo
un peccato mio, ma un’azione che fa cadere e peccare l’altro: uccide me e anche l’altro.
È un vero suicidio e omicidio spirituale. Devo stare attento a non scandalizzare;
ma non devo scandalizzarmi del peccato altrui: il fratello è sempre da accettare e perdonare.
Se non si converte, è perché probabilmente lo giudico e condanno. Per non cadere
davanti al male, dobbiamo chiedere una fede sempre maggiore.
- Perché non dobbiamo impedire gli scandali degli altri, ma stare attenti a non scandalizzarli?
- Può funzionare la correzione se non accetto il peccatore con la stessa misericordia di Dio?
17, 1 Ora disse ai suoi discepoli:
È inaccettabile che gli scandali non avvengano;
tuttavia ahimè per colui attraverso cui avvengono.
2 Meglio per lui se una pietra da mulino
è posta attorno al suo collo
e viene gettato nel mare,
piuttosto che scandalizzi
uno solo di questi piccoli.
3 Attenti a voi!
Se tuo fratello ha peccato,
sgridalo;
e, se si è convertito,
rimetti a lui.
4 E se sette volte al giorno
ha peccato contro di te
e sette volte ritorna a te
dicendo: mi converto,
rimetterai a lui.
5 E gli apostoli dissero al Signore:
Aggiungici fede!
6 Ora disse il Signore:
Se aveste fede come un chicco di senape
direste a questo gelso:
Sradicati e piantati nel mare!
e vi obbedirebbe.
7 Ora chi di voi, avendo un servo
che ara o che pascola,
tornato dal campo,
gli dirà:
Subito vieni accanto e stenditi [a tavola]!
8 Non gli dirà invece:
Preparami di che cenare
e, cinto, servimi,
finché mangio e bevo
e, dopo questo, mangerai e berrai tu!
9 È forse grato al servo
perché fece ciò che fu comandato?
10 Così anche voi, quando avete fatto
tutto ciò che vi fu comandato,
dite:
Siamo tuoi schiavi non a pagamento:
ciò che dovevamo fare, l’abbiamo fatto.