Un uomo piantò una vigna.
(20, 9 - 19)



Il potere di Gesù, il Figlio è lo stesso del Padre: fedeltà e misericordia a oltranza.
È diverso dal nostro: invece di moltiplicare violenza e morte, le porta su di sé per amore.

20, 9 Ora cominciò a dire verso il popolo questa parabola: Un uomo piantò una vigna e la affittò a degli agricoltori ed emigrò per lungo tempo. 10 A suo tempo inviò agli agricoltori un servo, perché gli dessero dei frutti della vigna. Ora gli agricoltori, percossolo, lo rinviarono vuoto. 11 E continuò a mandare un altro servo. Ora essi, percosso e disprezzato anche quello, lo rinviarono vuoto. 12 E continuò a mandare un terzo. Ora essi anche questo, feritolo, lo scacciarono. 13 Ora disse il signore della vigna: Che farò? Manderò il figlio mio, l’amato. Almeno questo rispetteranno! 14 Ora, vistolo, gli agricoltori conferivano tra loro dicendo: Costui è l’erede. Uccidiamo lui, perché diventi nostra l’eredità!

15 E, scacciatolo fuori dalla vigna, lo uccisero. Cosa farà dunque loro il signore della vigna? 16 Verrà e rovinerà questi agricoltori e darà la vigna ad altri. Ora, udito, dissero: Non avvenga! 17 Ora egli, guardato dentro loro, disse: Che è dunque questo che è scritto: La pietra che i costruttori scartarono, questa divenne testata d’angolo? 18 Ognuno che cade su questa pietra sarà sfracellato e colui su cui cadrà lo stritolerà. 19 E, in quella stessa ora, cercarono gli scribi e i capi dei sacerdoti di mettere su di lui le mani, ma temettero il popolo. Capirono infatti che per loro disse questa parabola.
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