20, 9 Ora cominciò a dire
verso il popolo
questa parabola:
Un uomo piantò una vigna
e la affittò a degli agricoltori
ed emigrò per lungo tempo.
10 A suo tempo inviò agli agricoltori un servo,
perché gli dessero dei frutti della vigna.
Ora gli agricoltori, percossolo,
lo rinviarono vuoto.
11 E continuò a mandare un altro servo.
Ora essi, percosso e disprezzato anche quello,
lo rinviarono vuoto.
12 E continuò a mandare un terzo.
Ora essi anche questo, feritolo,
lo scacciarono.
13 Ora disse il signore della vigna:
Che farò?
Manderò il figlio mio,
l’amato.
Almeno questo rispetteranno!
14 Ora, vistolo, gli agricoltori conferivano
tra loro dicendo:
Costui è l’erede.
Uccidiamo lui,
perché diventi nostra l’eredità!
15 E, scacciatolo fuori dalla vigna,
lo uccisero.
Cosa farà dunque loro
il signore della vigna?
16 Verrà e rovinerà questi agricoltori
e darà la vigna ad altri.
Ora, udito, dissero:
Non avvenga!
17 Ora egli, guardato dentro loro, disse:
Che è dunque questo che è scritto:
La pietra che i costruttori scartarono,
questa divenne testata d’angolo?
18 Ognuno che cade su questa pietra
sarà sfracellato
e colui su cui cadrà
lo stritolerà.
19 E, in quella stessa ora,
cercarono gli scribi e i capi dei sacerdoti
di mettere su di lui le mani,
ma temettero il popolo.
Capirono infatti che per loro
disse questa parabola.