Rendete ciò che è di Cesare a Cesare
e ciò che è di Dio a Dio.
(20, 20 - 26)



Il potere di Gesù ci restituisce alla nostra dignità di immagine di Dio:
ci libera dalla schiavitù dell'uomo sull'uomo.

20,20 E, spiandolo, inviarono degli infiltrati che fingessero di essere giusti per sorprenderlo su qualche parola e così consegnarlo all’autorità e al potere del governatore. 21 E lo interrogarono dicendo: Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma in verità insegni la via di Dio. 22 È lecito a noi dare il tributo a Cesare, o no? 23 Ora, osservata la loro facinorosità, disse loro: 24 Mostratemi un danaro! Di chi ha immagine e iscrizione? 25 Essi dissero: Di Cesare. Egli disse loro: E allora rendete ciò che è di Cesare a Cesare e ciò che è di Dio a Dio! 26 E non poterono sorprenderlo sulla parola davanti al popolo. E, meravigliati della sua risposta, tacquero.
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