Crocifiggilo!
(23, 13 - 25)

Il nocciolo del Vangelo è “la passione”, l’amore folle di Dio per l’uomo: dopo avergli donato la vita e regalato il mondo intero, gli dà se stesso. Nessuno ha mai visto un Dio così: per questo i sacerdoti lo uccidono come bestemmiatore e i potenti come ribelle. Anche il popolo preferisce a lui Barabba, che voleva diventare potente. Per questo i discepoli lo tradiscono, rinnegano e fuggono. Sulla croce Dio è vicino a ogni lontananza da lui e si dona a ogni uomo. Durante la settimana posso leggere ogni giorno il racconto della passione.

23,13 Ora Pilato, convocati i capi dei sacerdoti e i capi e il popolo, 14 disse loro: Mi portaste davanti quest’uomo come uno che fuorvia il popolo; ed ecco io, giudicatolo al vostro cospetto, non trovai in quest’uomo nessuna colpa di quanto l’accusate. 15 Ma neppure Erode, poiché lo rimandò a noi. Ed ecco: nulla degno di morte è stato fatto da lui. 16 Punitolo dunque, lo libererò. [17] [Ora era costretto a liberare loro a ogni festa uno.] 18 Ora urlavano tutti insieme dicendo: Togli costui e liberaci Barabba! 19 Questi era stato gettato in prigione per una rivolta avvenuta nella città e per un omicidio.

20 Ora di nuovo Pilato si rivolse a loro volendo liberare Gesù. 21 Ma essi scandivano il grido dicendo: Crocifiggi! Crocifiggilo! 22 Ora per la terza volta egli disse loro: Che fece poi di male costui? Nessuna colpa di morte trovai in lui. Punitolo dunque, lo libererò! 23 Ma essi incombevano con grandi voci chiedendo che egli fosse crocifisso; e si rafforzavano le loro voci. 24 E Pilato decise che avvenisse quanto richiedevano. 25 Ora liberò colui che chiedevano, che era stato gettato in prigione per rivolta e per omicidio, mentre consegnò Gesù alla loro volontà.
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