Gesù non è da cercare tra i morti: è il Vivente, che con il suo amore ha vinto la morte.
Lo incontriamo nella nostra vita di ogni giorno, ricordando e seguendo la sua parola che ci fa camminare come lui ha camminato.
- La nostra fede è venerazione di un morto o l’incontro con il Vivente che ci fa vivere come lui?
- Perché per incontrare il Vivente bisogna ricordare le parole di Gesù sul mistero del suo corpo consegnato nelle mani dei peccatori, crocifisso e quindi risorto?
24, 1 Ora il primo dei sabati,
nel mattino profondo,
vennero al sepolcro
portando gli aromi
che avevano preparato.
2 Ma trovarono la pietra
rotolata via dal sepolcro.
3 Ora, entrate, non trovarono
il corpo del Signore Gesù.
4 E avvenne:
mentre erano perplesse per questo,
ecco che due uomini
stettero davanti a loro
in veste sfolgorante.
5 Ora, mentre erano impaurite
e chinavano i volti verso la terra,
dissero loro:
Perché cercate il vivente con i morti?
6 Non è qui,
ma è risorto!
Ricordate come vi parlò
quando era ancora in Galilea,
dicendo del Figlio dell’uomo:
7 Bisogna che sia consegnato
nelle mani di uomini peccatori
e sia crocifisso
e al terzo giorno si levi.
8 E si ricordarono delle sue parole.
9 E, ritornate dal sepolcro,
annunciarono tutte queste cose
agli undici e a tutti gli altri.
10 Ora erano Maria, la Maddalena,
e Giovanna e Maria di Giacomo
e le altre con loro.
Dicevano agli apostoli queste cose;
11 ma parvero loro
come deliramenti queste parole
e non credevano loro.
12 Ora Pietro, levatosi,
corse al sepolcro
e, curvatosi, vide le sole bende;
e se ne tornò presso di sé,
meravigliandosi di ciò che era avvenuto.