Anche noi, ogni domenica, siamo chiamati a incontrare il Signore Crocifisso e risorto.
Nell’eucaristia è presente lui in persona, come Parola e Pane: ci invita a guardarlo e riconoscerlo, toccarlo e mangiarlo, per vivere di lui e come lui.
- Perché è importante che Gesù non sia un fantasma, ma sia risorto con il corpo?
- Cosa significa per noi vivere già ora nel nostro corpo la vita nuova del Risorto?
24,36 Ora, mentre essi parlavano di queste cose,
egli stette in mezzo a loro
e dice loro:
Pace a voi!
37 Ora, terrorizzati e impauriti,
pareva loro di vedere uno spirito.
38 E disse loro:
Perché siete turbati,
e per quale motivo
salgono ragionamenti nel vostro cuore?
39 Guardate le mie mani e i miei piedi:
Sono proprio io!
Toccatemi e guardate,
perché uno spirito
non ha carne e ossa
come vedete che io ho!
40 E, detto questo, mostrò loro
le mani e i piedi.
41 Ora, non credendo essi ancora per la gioia
e meravigliandosi,
disse loro:
Avete qui qualcosa da mangiare?
42 Ed essi gli diedero una porzione
di pesce arrosto.
43 E preso,
davanti ai loro occhi
mangiò.
44 Ora disse loro:
Queste le mie parole
che dissi a voi
mentre ero ancora con voi:
Bisogna
che sia compiuto
tutto quanto è scritto
nella legge di Mosè e nei profeti e nei salmi
su di me.
45 Allora spalancò la loro mente
per intendere le Scritture.
46 E disse loro:
Così è scritto:
Avrebbe patito il Cristo
e si sarebbe levato dai morti il terzo giorno
47 e sarebbe stata proclamata
nel suo nome
la conversione e la remissione dei peccati
a tutte le nazioni
iniziando da Gerusalemme.
48 Voi testimoni di queste cose.
49 Ed ecco:
io invio la promessa del Padre mio
su di voi.
Ora voi sedete nella città
finché siate rivestiti
di potenza dall’alto.