Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito
(2, 23 - 3, 21)
Nicodemo, vecchio maestro della legge, è chiamato a rinascere dall’alto per diventare figlio: deve levare lo sguardo e vedere l’amore di un Dio che tanto lo ama da dare la sua vita per lui. Guardando il Figlio innalzato sulla croce, guarirà dal veleno del serpente antico. Chi vede il suo amore, abbandona la falsa immagine di Dio: sbugiardata la menzogna che lo fece fuggire da lui, comincia il ritorno a lui.
2,23 Mentre era a Gerusalemme
nella festa di Pasqua
molti credettero nel suo nome
vedendo i suoi segni che faceva.
24 Gesù però non si fidava di loro
poiché conosceva tutti
25 e perché non gli era necessario
che alcuno gli testimoniasse sull’uomo;
egli infatti conosceva cosa c’era nell’uomo.
3,1 Ora c’era un uomo dei farisei
di nome Nicodemo,
capo dei giudei.
2 Questi venne da lui di notte
e gli disse:
Rabbì,
sappiamo che sei venuto da Dio
come maestro:
nessuno infatti può fare
questi segni che tu fai,
se Dio non è con lui.
3 Rispose Gesù e gli disse:
Amen, amen ti dico:
se uno non è generato dall’alto,
non può vedere il regno di Dio.
4 Dice a lui Nicodemo:
Come può un uomo essere generato
quando è vecchio?
Può forse entrare una seconda volta
nel ventre di sua madre
ed essere generato?
5 Rispose Gesù:
Amen, amen ti dico:
se uno non è generato
da acqua e da Spirito,
non può entrare
nel regno di Dio.
6 Ciò che è generato dalla carne
è carne;
ciò che è generato dallo Spirito
è Spirito.
7 Non meravigliarti se ti dissi:
Bisogna che voi siate generati dall’alto.
8 Lo spirito dove vuole spira
e ascolti la sua voce;
ma non sai donde viene
né dove va.
Così è
chiunque è generato dallo Spirito.
9 Rispose Nicodemo e gli disse:
Come può avvenire questo?
10 Rispose Gesù e gli disse:
Tu sei maestro d’Israele
e non conosci queste cose?
11 Amen, amen ti dico:
parliamo di ciò che conosciamo
e testimoniamo ciò che abbiamo visto;
ma non accogliete la nostra testimonianza.
12 Se vi parlai di cose terrestri
e non credete,
se vi dico quelle celesti,
come crederete?
13 E nessuno è salito al cielo
se non colui che è disceso dal cielo,
il Figlio dell’uomo.
14 E come Mosé innalzò
il serpente nel deserto,
così bisogna che sia innalzato
il Figlio dell’uomo,
15 affinché chiunque crede in lui
abbia vita eterna.
16 Dio infatti tanto amò il mondo
da dare il Figlio unigenito
affinché chiunque crede in lui
non si perda,
ma abbia vita eterna.
17 Dio infatti inviò
il Figlio nel mondo
non per giudicare il mondo,
ma perché il mondo
sia salvato attraverso di lui.
18 Chi crede in lui
non è giudicato;
chi invece non crede
è già stato giudicato,
poiché non ha creduto
nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
19 Ora questo è il giudizio:
la luce è venuta nel mondo
e gli uomini amarono piuttosto
la tenebra che la luce;
erano infatti cattive
le loro opere.
20 Infatti chiunque fa il male
odia la luce
e non viene alla luce,
affinché non siano denunciate le sue opere.
21 Chi invece fa la verità
viene alla luce,
affinché si manifestino le sue opere,
che in Dio sono state fatte.