In Israele il bambino diventa adulto a tredici anni, quando ha imparato bene la Parola: è libero, uguale a suo padre, perché è in grado di conoscere e fare la volontà del Padre.
Gesù, a dodici anni, ha già capito l’essenziale.
Nel suo viaggio a Gerusalemme anticipa il cammino di tutta la sua vita: fare ciò che sta a cuore al Padre.
- L’uomo adulto e libero è colui che segue i propri istinti o colui che conosce e fa la volontà di Dio?
- Perché Maria, anche se non capisce, non solo rispetta, ma anche custodisce queste parole? Le cose più importanti non le comprendiamo sempre alla fine?
2,39 E quando ebbero finito ogni cosa
secondo la legge del Signore,
ritornarono nella Galilea,
nella loro città di Nazareth.
40 Ora il bambino cresceva e si fortificava
riempiendosi di sapienza
e la grazia di Dio era su di lui.
41 E andavano i suoi genitori
ogni anno a Gerusalemme
nella festa di Pasqua.
42 E quando fu di dodici anni,
saliti essi secondo l’uso della festa
43 e finiti i giorni,
mentre ritornavano,
resistette Gesù,
il figlio/servo,
a Gerusalemme
all’insaputa dei suoi genitori.
44 Ora, pensando che egli fosse
nel cammino con gli altri,
fecero il cammino di un giorno
e lo cercavano tra i parenti e i conoscenti;
e, non avendo[lo] trovato,
ritornarono a Gerusalemme
per cercarlo.
45 E avvenne:
dopo tre giorni
lo trovarono nel tempio
seduto in mezzo ai maestri
e li ascoltava
e li interrogava.
46 Ora erano fuori di sé quelli che lo ascoltavano
per la [sua] intelligenza e le sue risposte.
47 E, vistolo, furono colpiti;
e gli disse sua madre
Figlio,
perché a noi facesti così?
Ecco:
tuo padre e io
travagliati ti cercavamo.
48 E disse loro:
Perché dunque mi cercavate?
Non sapevate
che bisogna che io sia
nelle cose del Padre mio?
49 Ed essi non compresero
la parola che disse loro.
50 E discese con loro
e andò a Nazareth
ed era subordinato a loro.
51 E sua madre conservava
tutte le parole nel suo cuore.
52 E Gesù progrediva
in sapienza
e in statura
e in grazia
presso Dio e uomini.