Ragazzo, a te dico: risorgi!
(7, 11 - 17)

Gesù ha appena detto di agire gratuitamente, senza ricompensa: ora ridà la vita al figlio unico di una madre vedova. Gesù entra in città con i suoi discepoli a portare la vita, dalla città esce una folla che porta un morto – uno della serie che prima o dopo abbraccia tutti. È l’incontro tra il corteo della vita, e quello della morte. E la vita vince la morte.

7, 11 E avvenne in seguito: andò verso una città chiamata Nain; e andavano con lui i suoi discepoli e molta folla. 12 Ora quando si avvicinò alla porta della città, ecco che era accompagnato un morto, figlio unigenito di sua madre, ed essa era vedova; e una folla considerevole della città era con lei. 13 E, vistala, il Signore si commosse su di lei e le disse: Non piangere! 14 E, avanzato, toccò la bara – ora i portatori si arrestarono – e disse: Giovanetto, a te dico: dèstati! 15 E il morto sedette sopra e cominciò a parlare e lo diede a sua madre. 16 Ora timore prese tutti e glorificavano Dio dicendo: Un profeta grande fu destato tra noi e Dio visitò il suo popolo! 17 E questa parola su di lui uscì nell’intera Giudea e in tutta la regione.
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