15,11 Ora disse:
Un uomo aveva due figli;
12 e disse il più giovane di loro al padre:
Padre,
da’ a me
la parte di sostanze che mi tocca.
Egli poi divise per loro la vita.
13 E, non molti giorni dopo,
raccolto tutto,
il figlio più giovane
emigrò in paese lontano;
e là sperperò la sua sostanza
vivendo insalvabilmente.
14 Ora, dilapidato tutto,
venne una carestia forte
per quel paese;
ed egli cominciò a essere nel bisogno
15 e andò a incollarsi
a uno dei cittadini di quel paese;
e lo mandò nei suoi campi
a pascere i porci.
16 E desiderava saziarsi delle carrube
che mangiavano i porci
e nessuno gliene dava.
17 Ora, venuto in se stesso,
disse:
Quanti salariati di mio padre
sovrabbondano di pane;
io, invece, di carestia
qui perisco.
18 Sorgerò e andrò
verso mio padre
e dirò a lui:
Padre,
peccai verso il cielo
19 e al tuo cospetto;
non sono più degno di essere chiamato
tuo figlio:
fa’ a me come uno dei tuoi salariati.
20 E, sorto, venne da suo padre.
Ora, mentre ancora distava lontano,
lo vide il padre
e si commosse
e corso
cadde sul suo collo
e lo baciò.
21 Ora disse il figlio a lui:
Padre,
peccai verso il cielo
e al tuo cospetto;
non sono più degno
di essere chiamato
tuo figlio.
22 Ora il padre disse ai suoi servi:
Presto,
portate fuori una veste,
la prima, e vestitelo;
e date un anello alla sua mano
e sandali ai piedi
23 e portate il vitello,
quello di grano:
immolatelo
e, mangiando,
24 facciamo festa,
perché costui,
il figlio mio,
era morto e rivive,
era perduto
e fu ritrovato.
E cominciarono a far festa.
25 Ora il suo figlio, il maggiore,
era in campagna.
E quando, venendo, si avvicinò alla casa,
udì sinfonie e danze.
26 E, richiamato uno dei servi,
s’informava che mai fosse ciò.
27 Ora egli gli disse:
Tuo fratello venne
e tuo padre sacrificò
il vitello di grano.
28 Ora si adirò
e non voleva entrare.
Ora suo padre,
uscito, lo consolava.
29 Ora, rispondendo, disse al padre:
Ecco:
da così tanti anni ti sono schiavo
e non trasgredii mai un tuo ordine;
e a me non desti mai un capretto
perché facessi festa con i miei amici.
30 Ma ora quando venne il figlio tuo,
costui,
che divorò la tua vita con le meretrici,
immolasti per lui il vitello di grano.
31 Ora egli gli disse:
Figlio,
tu sei sempre con me
e tutte le cose mie
sono tue.
32 Ora bisognava
far festa e rallegrarsi
perché il fratello tuo,
costui,
era morto e visse,
e, perduto,
fu ritrovato.