La preghiera è la nostra comunione con il Figlio e con il Padre, che ci mette in comunione con il creato come dono e con gli altri come fratelli: è la vita umana, pienamente realizzata. Per questo bisogna pregare sempre. Senza però scoraggiarsi se Dio sembra sordo ad ascoltare la nostra preghiera. Infatti non è importante ciò che ci dà: importante è che noi stiamo con lui e abbiamo fiducia in lui. Questo è il vero frutto della preghiera.
- Perché il Signore sembra non ascoltarci e desidera essere importunato?
- Perché la prima caratteristica della preghiera è la fede in lui? E perché la nostra fede gli sta a cuore più di tutto?
18, 1 Ora diceva loro una parabola
per [dire] che bisogna pregare sempre
senza scoraggiarsi,
2 dicendo:
C’era un giudice in una città,
che non temeva Dio
e non rispettava uomo.
3 Ora c’era una vedova in quella città
e giungeva da lui
dicendo:
Fammi giustizia
del mio avversario!
4 Ed a lungo egli non voleva.
Ora, dopo questo,
disse tra sé:
Anche se non temo Dio
e non rispetto uomo,
5 almeno perché questa vedova
mi dà fastidio,
le farò giustizia,
perché non venga fino alla fine
a rompermi la testa!
6 Ora disse il Signore:
Udiste ciò che dice
il giudice ingiusto!
7 Ora Dio non farà giustizia ai suoi eletti
che gridano a lui giorno e notte,
e pazienta con loro?
8 Vi dico:
farà loro giustizia subito!
Tuttavia, il Figlio dell’uomo,
venendo,
troverà mai la fede sulla terra?