Bisogna pregare sempre,
senza scoraggiarsi.
(18, 1 - 8)

La preghiera è la nostra comunione con il Figlio e con il Padre, che ci mette in comunione con il creato come dono e con gli altri come fratelli: è la vita umana, pienamente realizzata. Per questo bisogna pregare sempre. Senza però scoraggiarsi se Dio sembra sordo ad ascoltare la nostra preghiera. Infatti non è importante ciò che ci dà: importante è che noi stiamo con lui e abbiamo fiducia in lui. Questo è il vero frutto della preghiera.

18, 1 Ora diceva loro una parabola per [dire] che bisogna pregare sempre senza scoraggiarsi, 2 dicendo: C’era un giudice in una città, che non temeva Dio e non rispettava uomo. 3 Ora c’era una vedova in quella città e giungeva da lui dicendo: Fammi giustizia del mio avversario! 4 Ed a lungo egli non voleva. Ora, dopo questo, disse tra sé: Anche se non temo Dio e non rispetto uomo, 5 almeno perché questa vedova mi dà fastidio, le farò giustizia, perché non venga fino alla fine a rompermi la testa! 6 Ora disse il Signore: Udiste ciò che dice il giudice ingiusto! 7 Ora Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano a lui giorno e notte, e pazienta con loro? 8 Vi dico: farà loro giustizia subito! Tuttavia, il Figlio dell’uomo, venendo, troverà mai la fede sulla terra?
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