Attenti a voi stessi.
(21, 34 - 38)




Nella notte del mondo, invece di chiudere gli occhi e stordirci, siamo invitati a essere vigili e sobri, sapendo che viene il giorno.

21,34 Attenti a voi stessi, che mai si appesantiscano i vostri cuori in gozzovigie e ubriachezze e ansie di vita e incomba su di voi all’improvviso quel giorno. 35 Come un laccio sopravverrà infatti su tutti quelli che siedono sulla faccia di tutta la terra. 36 Ora vigilate in ogni momento, pregando d’aver forza di sfuggire a tutte queste cose che stanno per accadere e di stare dritti davanti al Figlio dell’uomo. 37 Ora i giorni stava nel tempio a insegnare e le notti, uscendo, pernottava all’aperto verso il monte detto degli Ulivi. 38 E tutto il popolo di buon mattino andava da lui nel tempio per ascoltarlo.
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